Idee dodatkowe. Mickiewicz i włoski sensualizm
ISBN 83-89100-65-7
Format B5, s. 168, indeks nazwisk, streszczenia w językach angielskim i włoskim
Spis treści
-- Idee dodatkowe. Recepcja filozofii Johna Locke’a we Włoszech na przełomie XVIII i XIX wieku
-- Dwie epopeje Uga Foscola
-- Językowy kształt Ballad i romansów Adama Mickiewicza
-- Sens i pamięć we "Wspomnieniach" Giacoma Leopardiego
-- Przeobrażenia terminologii biblijnej w "Księgach narodu i pielgrzymstwa polskiego" Adama Mickiewicza
-- "Pan Tadeusz" Adama Mickiewicza a sensualistyczna tradycja eposu
-- Jak opowiedzieć uczucia? Doświadczenie religijne w "Fede e bellezza" Niccolò Tommasea
-- Kiedy słowa tracą znaczenie...
-- Słowo – idea
-- Noty o autorach
-- Indeks nazwisk
Sommario. Le idee accessorie. Mickiewicz ed il sensismo italiano
Il volume contiene un’analisi della relazione tra Adam Mickiewicz e il sensismo italiano. L’autore si concentra sulla teoria sensista del linguaggio, e particolarmente sulle idee accessorie, quelle che formano i significati delle parole. Il concetto di idee accessorie fu molto popolare nel Settecento e nell’Ottocento, ma rimase in uso anche nel Novecento, nelle letterature e nelle filosofie francese, italiana e polacca.
Il libro è diviso in nove parti. La prima, dal titolo Le idee accessorie. La ricezione della filosofia di John Locke in Italia a cavallo tra Settecento e Ottocento, fa da introduzione e documenta l’influenza della distinzione fra idee semplici e complesse, quale era stata introdotta da Locke, sulla poetica sensista di Cesare Beccaria, Ugo Foscolo e Giacomo Leopardi. La tesi dell’autore è che il concetto di idee accessorie, ispirato alle teorie linguistiche di Locke, divenne uno strumento di primaria importanza nell’elaborazione poetica.
Grazie alle idee accessorie Foscolo e Leopardi trasformarono la teoria sensistica della parola, fondata su una concezione in base alla quale il significato della parola si compone di un’idea principale a cui si aggiungono delle idee accessorie (Beccaria). Nella loro poesia possiamo osservare la preponderanza delle idee accessorie ed il tentativo di ridimensionare il ruolo dell’idea generale di cui è portatrice la parola. Questa emancipazione dei sensi accessori ha permesso a questi autori di presentare le loro credenze, i loro sentimenti e stati d’animo, ma contemporaneamente ha provocato una crisi nella comprensione delle parole, sottoposte al costante rischio di smarrire il loro senso principale.
Coerentemente a ciò, nel Novecento tale processo è culminato nella discussione sulle parole senza senso – “le parole estranee” (Giuseppe Ungaretti).
I capitoli 2 – 9 mostrano la corrispondenza tra letteratura e teoria. Questa sezione contiene un’analisi del ruolo delle idee accessorie nel linguaggio degli scritti di Adam Mickiewicz, Ugo Foscolo, Giacomo Leopardi e Niccolò Tommaseo. L’autore analizza i sinonimi, il mutamento del senso e della posizione della parola nella frase ed anche il gioco con il contesto nel quale le parole si trovano.
Il capitolo Due epopee di Ugo Foscolo è l’analisi delle migliori opere del sensismo italiano – Le Grazie di Foscolo e la sua traduzione parziale dell’Iliade d’Omero. La comparazione dei due testi conferma la grande differenza fra poesia antica e moderna. L’autore ritiene che Foscolo abbia tentato di tradurre l’epopea tradizionale usando le parole che contenevano le idee accessorie legate al mondo dei tempi di Omero. Nel poema Le Grazie ha trasformato i significati delle parole usate nella traduzione dell’epopea di Omero, cambiando inoltre i contesti di tali parole e liberando il loro senso. Le parole, che indicavano le immagini degli dèi e della società classica nella versione dell’Iliade, descrivono nelle Grazie degli oggetti ordinari. Foscolo spesso usava anche delle catene di sinonimi. Si ha l’impressione che il senso nella sua poesia resti in movimento. Il poeta per esempio sostituiva l’espressione “l’armonia” con i sinonimi “suono”, “silenzio” e “l’armonia ignota”. In questo caso la parola ha cambiato il suo significato positivo ed ottimistico e ha assunto il senso di qualcosa di sconosciuto, insicuro e imprevedibile. Si è rotta così l’armonia originaria della parola che consisteva nel perfetto equilibrio fra l’idea principale e le idee accessorie.
Leopardi compie un passo in avanti. La sua teoria del linguaggio (utopistica) era fondata sulla parola priva dell’idea principale. Le idee accessorie formano il senso delle parole e delle frasi. In effetti, il senso delle parole rimane sempre vago e oscuro, perchè esse esprimono i sentimenti individuali, i nostri desideri e le nostre memorie. Il suo poema Le Ricordanze descrive la vaghezza della parola “abitare”. La poesia illustra il processo di sviluppo del suo senso. “Abitare”, secondo Leopardi, può significare “stare a casa”, ma anche “partire”. L’inizio diventa la fine e la morte.
Adam Mickiewicz entrò in contatto con il sensismo italiano e con la teoria delle idee accessorie a Vilna. Il poeta continuò ad interessarsi a tale poetica anche negli anni successivi. La sua amicizia con Tommaseo – uno degli esponenti del sensismo in Italia – convalida questa tesi.
Un blocco di quattro capitoli tratta della poesia di Mickiewicz e della svolta nel suo atteggiamento verso il sensismo. Queste parti costituiscono il nucleo del libro. I capitoli La forma linguistica delle “Ballate e romanze” di Adam Mickiewicz, La trasformazione della terminologia biblica nel “Libro della nazione e dei pellegrini polacchi” di Adam Mickiewicz, “Tadeusz Soplitza o L’ultimo processo in Lituania” di Adam Mickiewicz e la tradizione sensistica d’epopea e Quando le parole perdono il loro significato… mostrano che la poesia di Mickiewicz, se da un lato appartiene al sensismo, dall’altro lo modifica.
Nelle Ballate e romanze, Mickiewicz ha usato delle parole il cui significato era differente a Vilna e nella lingua ufficiale. Il lettore dovrebbe prendere in considerazione tutti e due significati, ma se vuole capire il senso completo delle frasi, deve concentrarsi sui significati locali. Le parole usate da Mickiewicz, grazie alle idee accessorie associate con l’uso linguistico della provincia di Vilna, danno nuova vita a questo mondo straordinario ed irripetibile.
Nel Libro della nazione e dei pellegrini polacchi il poeta ha applicato le idee accessorie alla trasformazione della terminologia tradizionale della versione polacca della Bibbia basata sulla traduzione latina della Vulgata. Ha così eliminato le parole portatrici di idee che gli sembravano secche, fredde e “logore”. Mickiewicz ha voluto ritornare al linguaggio originario della Sacra Scrittura, già scomparso nella Vulgata. La sua riforma della terminologia biblica intendeva creare parole vive, fresche, sensuali e più vicine al originale. I traduttori dell’opera di Mickiewicz, sulle orme del poeta, hanno rinnovato la terminologia biblica rispettivamente nella lingua francese e in quella italiana.
Mickiewicz è anche l’autore di un’epopea ispirata alla teoria sensistica della poesia. Tadeusz Soplitza o L’ultimo processo in Lituania è una grande collezione di idee accessorie e di percezioni primarie del mondo lituano. L’opera può essere persino interpretata come la definizione della parola “Lituania”, dal momento che i frammenti del poema esprimono il suo significato particolare. Essi esplicano il senso soggettivo, cioè quello dell’autore, di tale parola e offrono quelle immagini della Lituania che erano le più importanti e le più intime per il poeta.
La descrizione di questo mondo consiste nell’enumerazione di tutte le qualità accessorie degli oggetti rappresentati. A volte il lettore deve metterle insieme e poi indovinare l’oggetto di cui si tratta.
Nel VII libro Mickiewicz menziona una spada, detta il “Temperino”. Il poeta offre prima una caratterizzazione dell’oggetto per poi, nella parte finale della descrizione, rivelare che fin qui si era parlato proprio di questa spada.
Nei primi anni quaranta dell’Ottocento Mickiewicz mutò parere sulla teoria sensistica della parola, criticandola. Nelle sue lezioni sulla letteratura slava suggerì che le parole cambiavano i loro significati a seconda dei pensieri della persona che le pronuncia; ne segue che esse di per sè non significano niente. Perciò propose di considerare il mondo spirituale come fondamento e garante del significato della parola. Possiamo dire che Mickiewicz ha spiritualizzato il sensismo.
Il problema delle parole senza significato è riapparso nel Novecento. Ungaretti coniò il termine “parole estranee”, cioè le parole senza senso. Nella raccolta Sentimento del Tempo il poeta presenta delle parole che perdono il loro significato. Scrivere poesie è un processo di eliminazione delle idee che facevano parte del senso della parola. Essa diventa la pura registrazione del suono. Il poema Grido, per esempio, è la collezione di tutte le idee accesssorie che formano il senso di questa parola. L’autore, moltiplicando i versi, riduce simultaneamente i loro significati. Il senso diminuisce e di conseguenza rimane solamente il suono
La poesia di Ungaretti è la estrema realizzazione dell’arte postulata da Beccaria e dai suoi continuatori. Essa illustra bene la storia della distruzione dell’armonia profonda fra l’idea principale e le idee accessorie all’interno di una parola.
Summary. Accessory Ideas. Mickiewicz and Italian Sensationalism
The work is devoted to the presentation and analysis of the relationships of Adam Mickiewicz with Italian sensationalism. The author focuses on sensationalist theory of language, especially on accessory ideas shaping the meaning of the word. The notion of accessory ideas was very popular in the 18th and 19th centuries, but used in the first half of the 20th century too in French, Italian and Polish philosophy and literature.
The book is divided into nine parts. First one entitled Accessory Ideas. John Locke’s Reception in Italy at the Turn of the 18th and 19th Centuries is the introduction and it presents the impact of Locke’s difference between simple and complex ideas on Italian sensationalist poetics of Cesare Beccaria, Ugo Foscolo and Giacomo Leopardi. The thesis is that the above-mentioned notion, rooted in linguistic theory of Locke, became one of the most important tools useful in poetic writing.
Thanks to this notion, Foscolo and Leopardi changed traditional sensationalist theory of the word which consists in the division of the meaning of the word into the principal idea and accessory ideas (Beccaria). In their poetry, they put the strong accent on the accessory meanings and tried to minimize the principal ideas of the words. The emancipation of all these meanings let them, on the one hand, express their beliefs, feelings and states of soul, but, on the other hand, it caused the dangerous crisis of understanding the words losing the principal meanings.
In consequence, in the 20th century, this process peaked in the discussion on the words without meaning – so called “empty words” (Giuseppe Ungaretti).
The parts 2 – 9 show how the poetry reflects this theory. The function of this section is to analyse the place of accessory ideas in the poetic language of Adam Mickiewicz, Ugo Foscolo, Giacomo Leopardi and Niccolò Tommaseo. The author concentrates the attention on the use of synonyms, every change of meaning, replacements of the words, the play with the contexts in which the words are used.
The chapter Two Epics of Ugo Foscolo is the analysis of the major poetic works of Italian sensationalism – Foscolo’s The Graces and Foscolo’s partial translation of Homer’s The Iliad. The comparison of these epics confirms the crucial difference between the ancient poetry and the modern one. The author argues that Foscolo tried to translate the traditional epic using the words which should have rendered the accessory ideas evoking ancient world of Homer times. In The Graces he transformed the meaning of the words applied to the translation of The Iliad. He changed the contexts of these words and made the meaning free. The words, which described the images of the gods and classic society in his translation of The Iliad, show the ordinary objects in The Graces. Also Foscolo often used the rows of the synonyms. It looks like the meaning of the words would be in motion, for example the poet replaced the word “harmony” with the synonyms “sound”, “silence” and “unknown harmony” (among other things). The word changed the positive and optimistic meaning “harmony” and it became the synonym of something which is unfamiliar, uncertain and unpredictable – “unknown harmony”. The basic ideal harmony of the word which consists in perfect balance between the principal idea and the accessory ideas was transgressed.
Leopardi took a step forwards. His theory of the language (Utopian) is based on the words without the principal ideas. The accessory ideas shape the meaning of the words and the phrases. In consequence, the meanings of the words are always vague and unclear, because express the personal feelings, the needs and the reminiscences. His lyric The Memories presents the vagueness of the word “to live”. The poem is the illustration of the development of the meaning of the word. “To live”, according to Leopardi, may signify “to be at home” but also “to leave”. The beginning becomes the end and the death.
Adam Mickiewicz came into contact with Italian sensationalism and theory of accessory ideas in Vilnius. He was interested in this poetics later too. His friendship with Tommaseo – one of the Italian sensationalists – proves this statement right.
The block of four texts concerns with the poetry of Mickiewicz and the turn of his attitude towards sensationalism. They are the nucleus of the book. The chapters: The Linguistic Shape of Adam Mickiewicz’s “Ballads and Romances”, The Transformations of the Biblical Terminology in “The Books of the Polish Nation and the Polish Pilgrims” of Adam Mickiewicz, Adam Mickiewicz’s “Pan Tadeusz or the Last Foray in Lithuania” and Sensationalist Tradition of Epic and When the Words Lose Their Meanings… show how the poetry of Mickiewicz forms part of sensationalism and how modifies it.
In Ballads and Romances, Mickiewicz used the words which had got a bit different meaning in official Polish and in regional Polish of the Vilnius county. The reader has to take both meanings into account but, if he or she wants to understand the entire sense of the phrases, should put stress on the regional meanings. The words of Mickiewicz, thanks to accessory meanings which were associated with Vilnius county, revitalized this unique world.
In The Books of the Polish Nation and the Polish Pilgrims the poet applied accessory ideas to the transformation of the traditional terminology of Polish version of The Bible based on its Latin translation – The Vulgata. He removed the words with the ideas which seemed to him dry, cold and “worn-out”. His main purpose was to come back to the original language of The Bible which disappeared in The Vulgata. His reform of the biblical terminology was aimed at making the words live, fresh, sensual and closer to the original. The translators of the work of Mickiewicz, following the author, renewed the biblical terminology respectively in French and in Italian language.
Moreover Mickiewicz is the author of the epic inspired by sensationalist tradition of the poetry. Pan Tadeusz or the Last Foray in Lithuania is the great collection of the accessory ideas and the primal perceptions of the old world of Lithuania. The work can be treated as an explication of the word “Lithuania”, because the fragments of the poem express its particular meanings. They explicate the subjective i.e. the poet’s own sense of this word and present the images of Lithuania which were the most important and the most precious to him.
The description of this world consists in the enumeration of all secondary qualities of the depicted objects and things. The reader sometimes should recollect them and guess what the poet talks about.
In the book VII Mickiewicz described the sword “The Penknife”. The author enlisted all the particulars of this thing and – at the end of the description – he admitted that the object presented in the fragment was this sword.
In the early 1840s Mickiewicz changed the opinion on the sensationalist theory of the word and he criticized it. In the lectures on Slavic literature he suggested that the words could have altered the meaning depending on the speaker’s thoughts, so they had no sense at all. The poet proposed the spiritual world as the fundamentals and the guarantor of the meaning of the word. We can say that Mickiewicz spiritualized sensationalism.
The problem of the meaningless words reappeared in the 20th century. Ungaretti coined the term “empty words” which indicated the words deprived of the sense. In his volume of poetry Sentiment of Time the poet presented the words losing their meanings. Writing the poetry is the process of subtracting the ideas which have been forming part of the sense of the word. It becomes the carrier of the sound. The poem entitled Shout, for example, is the composition of all accessory ideas shaping the meaning of this word. The author adding in the following parts of the texts, reduced the former senses. The meaning of the word shrinks and in consequence only the sound remains.
The poetry of Ungaretti is the extreme realization of the art postulated by Beccaria and his continuators. It embodies the process of the destruction of the deep harmony between the principal idea and the accessory ideas.